Ormai da qualche tempo le Corvette si sono affermate nel ristretto novero delle due posti sportive per l’eccellente rapporto tra qualità, prestazioni e prezzo. La gamma della brillante GT americana, disponibile come coupé e come cabriolet, si è da qualche mese arricchita di una versione ad altissime prestazioni, identificata con la sigla ZR1 e in vendita a 137.490 euro.
Prima che per i 647 cv di potenza, la nuova coupé si distingue per capote, alettone e sfoghi dell’aria in fibra di carbonio, materiale impiegato insieme a magnesio e alluminio per diminuire a circa 1530 kg il peso a vuoto della vettura.
I cerchi in lega hanno un disegno esclusivo e un diametro di 19 pollici davanti e 20 pollici dietro. Sul cofano motore c’è una finestra che lascia intravedere il motore, che ha le testate parzialmente colorate nello stesso blu metallizzato delle pinze freno.
Gli interni sono da sportiva autentica, con sedili disegnati su misura per la ZR1. Anche la strumentazione è diversa da quella delle altre Corvette, e comprende un manometro per la pressione del compressore meccanico che fornisce la sovralimentazione all’8 cilindri di 6162 cc che spinge la vettura.
Non manca, davanti al guidatore, la visualizzazione sul parabrezza di velocità e regime di giri, grazie all’“head-up display” di ispirazione aeronautica. C’è spazio sufficiente per due persone, con qualche utile vano portaoggetti che aiuta a sistemare chiavi, telefonini e altri effetti personali. Ottima, in ogni caso, la capacità del vano bagagli, che garantisce un volume di ben 634 litri.
Più che le parole, sono le cifre a dare un volto preciso alla ZR1, che è in grado di raggiungere i 330 km/h e accelerare da 0 ai 100 orari in 3,8 secondi, toccando poi i 200 in 10,9 secondi. Sono valori da supercar, quale è in effetti la ZR1. Il motore spinge in maniera piacevole, e se si ha a disposizione spazio sufficiente lungo un’autostrada tedesca, come è capitato a noi, non è poi difficile superare davvero i 300 all’ora.
L’auto è sicura anche alle altissime velocità in virtù di un assetto aerodinamico ben calcolato e alla possibilità di regolare la taratura delle sospensioni su tre livelli diversi, dal più confortevole al più rigido. Su strada non è facile trovare il limite di tenuta di un’auto che è sempre maneggevole e fedele ai comandi del guidatore.
Disinserito progressivamente il controllo di stabilità, si ottengono agevolmente dei bei “traversi” in accelerazione, proprio quelli che fanno la felicità dei rivenditori di gomme… Eccellenti, nel contesto generale, anche i freni in materiale carboceramico e il cambio manuale a sei marce.
fonte:
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